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A Gardaland, il grande parco delle mille attrazioni, si va all'avventura, sulle navi dei magnifici corsari e sulle terrorizzanti montagne russe, nel villaggio western e fra le tombe dei faraoni. Si va per mantenere una promessa fatta a un «minuscolo fratello» che cresce troppo in fretta, e si corre a perdifiato, senza fermarsi mai, su e giù per il parco, mentre l'ombra di un padre distante prende corpo. Un viaggio dentro la memoria e il presente, con l'Italia anni Ottanta di Bim bum bam e della Fiat Ritmo che fatica a riconoscersi negli abbonamenti comprati su internet e nei passaggi in BlaBlaCar. Nell'"Unico viaggio che ho fatto" Emmanuela Carbé racconta con acume e passione Gardaland, il nonluogo del divertimento che si ostina a restare un posto reale di persone vere e belle, racconta l'infanzia perduta tra nostalgia e sollievo e il nostro quotidiano che non s'incastra mai nei desideri e nei sogni, trovando infine un momento di felicità perfetta in un luogo che è, allo stesso tempo, la meta e l'inizio della fuga.